Non esiste una strada verso la felicità la felicità è la strada

giovedì 21 giugno 2012

SULLE PENDICI DEL PRATOMAGNO

Il massiccio del Pratomagno,è quella zona montuosa che divide geograficamente il Valdarno superiore ed il Casentino.Un posto ideale per fare escursioni, percorrendo sentieri immersi nel verde,che offrono non solo bellezze naturali e inaspettati panorami, ma ti fanno ritrovare l'atmosfera di un tempo lontano, quando passi tra i vicoli degli antichi borghi montani.
L'itinerario da noi scelto per la nostra escursione,è un anello che tra rocce,acque,boschi di castagni,interessa ben quattro frazioni montane di Loro Ciuffenna paese che sorge sulle pendici del Pratomagno a circa 300 metri di quota.
La nostra escursione è iniziata a Poggio di Loro



ed è continuata salendo tra enormi castagni per un sentiero ombreggiato e senza grosse difficoltà




fino ad arrivare a Gorgiti un vecchio borgo sulle sponde del torrente Ciuffenna che si presenta tra i castagni lungo il sentiero



da qui è iniziata la parte più impegnativa del percorso che sempre immerso nel bosco ci ha portato a Rocca Ricciarda il borgo più in quota della nostra escursione posto a poco meno di 1000 metri







I tetti di Rocca Ricciarda da sopra il macigno che la sovrasta dove anticamente sorgeva un castello






Da qui  è iniziato il sentiero di ritorno che passando da S.Clemente in Valle ci ha riportato a Poggio di Loro

 Antico ponte romano che superando il borro di S.Clemente ci porta sul sentiero che conduce a Poggio di Loro





lunedì 18 giugno 2012

LA VOLPE E......La Merenda

E' successo durante l'ultima escursione in Maremma

Mentre si godevano il mare..........
una vecchia volpe lestamente si appropria del sacchetto della merenda e velocemente si allontana dalla spiaggia.

Eravamo abbastanza sorpresi di quanto avevamo visto,ma non era finita,infatti lasciata la spiaggia e dopo aver percorso circa un Km ecco un nuovo avvistamento.

Avevamo paura che scappasse ed invece come un cucciolone qualunque si è messa a fare la "ruffiana" fino a che non gli ho buttato il pane della mia merenda
                        No,non va bene mi ha guardato chiedendo altro ed allora ecco il prosciutto
                                                   Quello è stato di suo gradimento

Finito il prosciutto mi ha di nuovo guardato ma alla fine vedendo che non gli davo altro,si è accontentata del pane e se n'è andata


venerdì 15 giugno 2012

DA LEVANTO A VERNAZZA

14 Giugno 2012
Contrariamente a quanto programmato alla partenza,invece di terminare il percorso a Monterosso,abbiamo preferito proseguire fino a Vernazza dove nonostante ancora siano visibili i segni dell'alluvione dell'ottobre scorso, l'affabilità e la dignità delle persone riescono a nascondere qualsiasi disagio a chi si reca in quel posto e devo dire che ieri non eravamo pochi.Giunti in treno a Levanto abbiamo iniziato la nostra escursione a piedi   dirigendoci verso Punta Mesco.

                                                    Il Castello di Levanto XVI Sec.

                                        Levanto dal sentiero che conduce a Punta Mesco

                                                Il sentiero si fa sempre più spettacolare
                                                 In vista di Monterosso al Mare
                                                     Panorama sulle Cinque Terre
                                       Il Gigante sulla spiaggia di Fegina a Monterosso
                                                          La spiaggia di Fegina

                                                  Un caratteristico angolo di Monterosso

Dopo una breve visita al vecchio borgo,abbiamo ripreso il nostro cammino lasciandoci ben preso Monterosso alle spalle sempre con ampi e spettacolari panorami sul mare




                                              In vista di Vernazza meta della nostra escursione






sabato 9 giugno 2012

PARCO DELLA MAREMMA

Finalmente siamo riusciti ad organizzare questa escursione programmata da tempo e rimandata per vari contrattempi,per fortuna risolti.E' stata una splendida esperienza con panorami e situazioni particolari e di grande fascino,in un luogo veramente protetto e tutelato dove il silenzio e la bellezza stanno di casa.



Ancorato la barca a Cala di Forno....no siamo solo arrivati ad Alberese con l'autobus, dopo un lungo trasferimento in treno da Castelfiorentino a Grosseto, in uno straordinario tragitto attraverso il  senese e lungo il fiume Ombrone
La nostra meta era la splendida Abbazia di San Rabano e Torre Uccellina, ma la bellezza dei luoghi ci ha fatto allungare il percorso e non abbiamo rinunciato ad una escursione alle Torri di Castelmarino e di Collelungo.


 Il sentiero inizia e si sviluppa in gran parte nei boschi dei Monti dell'Uccellina, offrendo dove la vegetazione lo permette,spettacolari panorami della costa Grossetana, dove sui rilievi principali si notano le Torri di Castelmarino e Collelungo.


All'improvviso in una grande radura tra lecci e ginestre svettano le pietre biancastre del complesso abbaziale di San Rabano.


La Chiesa di S.Maria Alborense (Vero nome dell'Abbazia di S.Rabano, derivato  forse dal trasferimento in questo luogo di un tempietto con alcune reliquie del santo' ubicato in  un romitorio) fondata nel XI secolo era un tempo raggiungibile mediante una strada chiamata della "regina" che scendendo in una valletta, la collegava con l'antica Aurelia a circa un Km. da Alberese.Purtroppo non si è salvato molto dalla distruzione voluta dai senesi nel 1438 e l'incuria negli anni successivi, ha fatto il resto. Attualmente è completamente recintata con dei lavori avviati....?


La Torre dell'Uccellina accanto all'Abbazia

Lasciata l'Abbazia la strada sempre nel bosco continua con vista sul mare fino alla Torre di Castelmarino risalente al XII sec.



 Il Panorama dalla torre è veramente spettacolare ed il sentiero ci porta adesso nella pineta sottostante dove ad attenderci........


Non potevano mancare le caratteristiche mucche maremmane.
L'ultima nostra meta è avvistata, la Torre di Collelungo e per raggiungerla dobbiamo passare sulla spiaggia, dove qualcuno si sta già godendo acqua, sole e tranquillità




Torre di Collelungo secolo XVI. Da qui percorriamo l'ultimo tratto di sentiero che tra rosmarino e olivi secolari ci riporta ad Alberese.