Una bellissima escursione nelle verdi colline che dominano la Valdera partendo da un piccolo ma importante borgo nel comune di Montaione.
Da Iano parte infatti un sentiero che scendendo per strade bianche raggiunge il fondo valle in provincia di Pisa che seguendo il corso del fiume Era unisce Volterra a Pontedera.
Il nostro percorso ci ha portato fino ad un altro piccolo borgo, Cedri, nel comune di Peccioli da dove per un sentiero secondario siamo tornati al punto di partenza.
La strada bianca che partendo da Iano scende per le colline della Valdera
Il panorama tipico di questa zona che ci accompagna fino a Cedri
La chiesa ristrutturata di Cedri che svela la sua antica architettura romanica dall'abside
La Villa nel borgo di Cedri
Più in basso nella vallata ruderi di antiche case coloniche
Il Torrente Roglio
Il sentiero in fondo alla valle entra in un bosco
si dirige e passa accanto alla Leopoldina attraversando splendide piagge e calanchi
Cosa sono le
Leopoldine.
Sono abitazioni
rurali volute dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena.
Per la costruzione
della Leopoldina si dovevano rispettare alcune semplici regole:
- la Leopoldina, che
era essenzialemente il podere del mezzadro, doveva essere in grado di assolvere
a tutte le esigenze dei campi e quindi avere una stalla, depositi per i mezzi
agricoli e dispensa per i cibi
- la Leopoldina
doveva essere esposta a tramontana per garantire la salubrità della casa
(questa cosa non l'ho capita!)
- la Leopoldina
doveva essere vicina ad acqua buona ed abbondante nell'intero anno
Lo spessore dei muri
non doveva essere minore a quello della misura di un braccio fiorentino ovvero
58,60 cm.
Uno muro di quello
spessore garantiva alla casa una difesa dal freddo e dal caldo.
Ma un muro di oltre
mezzo metro garantiva anche che la struttura venisse nello stesso tempo robusta
e stabile.
Le pareti divisorie
interne erano intonacate e il colore bianco era predominante sia nella
tinteggiatura esterna e sia in quella degli interni.
Tipicamente al piano
terra c'era la stalla con gli annessi agricoli, mentre al piano primo c'erano
le camere da letto (almemo cinque o sei) e la grande cucina con la dispensa.
Al piano secondo si
trovava la piccionaia.
Infine il tetto.
Come una casa non deve avere i piedi di argilla, similmente il tetto era
essenziale.
Un tetto fatto male
porta infiltrazioni d'acqua in casa ed in poco tempo tutta la Leopoldina ne
avrebbe risentito.
Una buona Leopoldina
doveva avere il tetto realizzato con buoni legnami per travature con la
copertura eseguita con tegoli e coppi.
In vista di Iano
Il borgo di Iano
6 commenti:
UNA BELLEZZA: L'ABBIAMO PERCORSO ANCHE IO E CHIARA E DIVERSE VOLTE.
grazie di avermi portata con voi in questa bellissima passeggiata
Lindos lugares!!
Excelentes fotos!!
Abraço, amigo Giuliano!!
Mamma mia, che belle foto Giuliano! Veramente complimenti! E di nuovo ti ringrazio della tua condivisione di questo materiale. Un caldo abbraccio.
Zona dove ci si lascia il cuore. Complimenti anche per le foto.
sono luoghi che invitano a perdersi dove camminare non stanca mai
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