Oggi una lunga escursione ci ha portato a visitare il paese fantasma di "Toiano delle brota",nome derivante dai broti o calanchi che circondano la zona
Il pittoresco borgo si trova su un colle di tufo arenario tra Palaia e Volterra, in un paesaggio unico che a causa di particolari processi geologici ha assunto un aspetto magico, circondato dalle famose balze di Volterra e da un paesaggio tipico collinare, a tratti interrotto da pareti verticali, che vanno a formare i cosiddetti calanchi dove la vegetazione stenta a crescere a causa della pioggia e del vento, che ha reso il terreno friabile con formazioni di profonde e piccole valli, separate da sottili creste. Il borgo di origine medioevale raggiunse il suo massimo splendore nell'800 ma progressivamente subì un processo di spopolamento per l'assenza di servizi essenziali e di lavoro, ed oggi passeggiando per la sua unica strada centrale, ci troviamo immersi in un'atmosfera intrigante, misteriosa e nello stesso tempo angosciante per l'assenza quasi totale di vita, per il disfacimento e la rovina di ogni anfratto.
Il nostro percorso è iniziato in fondo ad una ripida salita che ci ha portato nel borgo di Agliati da dove in uno stupendo balcone naturale il nostro sguardo arriva oltre il Valdarno inferiore ed ammira le cime innevate dell'appennino e delle Apuane.
La chiesa di Agliati che dall'abside mostra segni di architettura romanica
.......dal piazzale si vede benissimo San Miniato
.....e dall'altro lato tutta la pianura con in fondo le vette innevate
li vicino un tranquillo pascolo
Sulla strada troviamo Il Cippo a "La bella Elvira
Toiano non è noto
solo per essere un paese fantasma , il suo nome è legato all’omicidio di Elvira Orlandini, detta "La bella Elvira" il cui cadavere fu trovato nel vicino bosco di Botro della Lupa il 5 Giugno 1947 mentre nel paese si svolgeva la Processione del Corpus Domini. La giovane Elvira,aveva 22 anni,si era recata alla fonte per prendere l'acqua e li fu trovata con la gola tagliata dopo essere stata violentata.
Fra i sospettati vi
erano un parente vicino alla vittima, il figlio di una famiglia romana
benestante che aveva preso residenza a Toiano in quegli anni, ed infine il
fidanzato, con il quale era prossima alle nozze.
I carabinieri
arrestarono il fidanzato, veterano di guerra coetaneo della ragazza, nonostante
l'opposizione dei compaesani. Il processo contro l'accusato iniziò nel 1949 a
Pisa e venne in seguito trasferito a Firenze per legittima suspicione: l'eco
mediatica della vicenda causò un grande afflusso di pubblico e qualche
disordine per i contrasti tra colpevolisti e innocentisti. Il 14 luglio i
giudici svolsero senza risultati un sopralluogo nel bosco nel quale era stato
ritrovato il corpo. Il processo si concluse con la scarcerazione per mancanza
di prove del fidanzato, che tornò a vivere a Toiano.
Ancora oggi, il caso
rimane irrisolto, ed a ricordare la giovane Elvira resta una foto su una lapide
commemorativa nel Botro della Lupa e la memoria della gente del luogo.Ugo Ancillotti il fidanzato sospettato e poi scagionato è morto all'età di 91 anni nel Marzo del 2013
Toiano
Il Cimitero prima del ponte che ci introdurrà nel borgo
Il Centro di Toiano
7 commenti:
mi stupisce di non aver trovato questo blog fino ad ora... davvero mi piace, anche la storia della ragazza ha la stessa invincibile tristezza delle immagini del paese moribondo.
Bello!
BrunaS
Una allegria che ci hai insegnato questa città! Perché io penso di andare in Volterra nel 2014, quindi saro prossima a Toiano .. o no? Forse posso andare! Grande fote! Abbraccio, Giuliano.
Molto interessante, merita una visita
Prima o poi arriveranno forse i tedeschi, che se lo comprano per pochi spiccioli, e lo sottraggono a noi che non sappiamo apprezzare più le nostre bellezze.
Quando ho organizzato la gita a Volterra e dintorni pioveva in maniera incredibile. Non ho potuto visitare nulla ma mi è rimasto il desiderio di farlo. Prima o poi...
Un abbraccio
Bellissimo reportage!! Un borgo che entra nella lista dei miei posti da vedere!
ci fai semrpe scoprire degli angoli poco noti ma che sono un inanto, grazie
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